Non mangiate il sale! Ecco perché

non mangiate il sale ecco perchè il sale fa male

Il Congresso di Cardiologia che si è tenuto la scorsa settimana a Barcellona ha messo il sale al bando. Il “veleno bianco” è stato attentamente posto al vaglio, e i rischi derivati da un consumo eccessivo sono oggetto di evidenza scientifica.

L’elevato consumo di sale infatti aumenta del doppio il pericolo di insufficienza cardiaca. Si è giunti a questa conclusione dopo un periodo di test durato 12 anni ed effettuato su oltre 4mila persone. Si è notato che chi consumava più di 13,7 grammi di sale al giorno era a rischio del doppio rispetto a chi ne consumava meno di 6,8.

Pekka Jousilahti, dell’istituto nazionale per la salute e il benessere di Helsinki, ha confermato che il sale, oltre ad essere responsabile dell’aumento di pressione arteriosa, fatto già ben noto, mette a repentaglio la salute anche in merito a malattie coronariche e ictus. Inoltre, il sale aumenta il calcio nei reni, favorisce la ritenzione idrica e la formazione di edemi.

La stessa OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha raccomandato un consumo di sale non superiore ai 5 grammi al giorno, ma la necessità fisiologica, perché, ricordiamolo, un po’ di sale aiuta a mantenere il corpo attivo, è addirittura della metà. In realtà però il consumo giornaliero spesso supera questa soglia. A determinare l’eccesso non è tanto il sale usato quando cuciniamo: i principali responsabili sembrano infatti essere i cibi conservati, precotti e quelli consumati fuori casa (mense, ristoranti, take away…).

Cattive abitudini alimentari, insomma, che all’insegna della velocità, della pigrizia nel mettersi ai fornelli, e anche delle tentazioni gastronomiche, mettono però a repentaglio la salute del nostro apparato cardiaco, con conseguenze che possono essere mortali.

Ridurre il consumo di sale dovrebbe quindi essere una scelta obbligata, vista l’elevata posta in gioco. Attenzione però: non mangiare sale, come abbiamo scritto nel titolo, non significa in effetti non consumarlo tout court. Significa, piuttosto, cambiare il proprio stile di vita alla ricerca di una dieta sana ed equilibrata, senza rinunciare al gusto.

Dal momento che la tavola non è solo necessaria al sostentamento ma anche una piacevole coccola, ti consigliamo di sostituire al sale delle spezie, non solo non dannose, ma addirittura benefiche. Cannella, noce moscata, chiodi di garofano, ma anche erbe aromatiche come il basilico, l’alloro, la salvia e la menta sono ottime alternative per ottenere piatti comunque saporiti.

Il Congresso di Cardiologia ha invece buone notizie invece per gli amanti del caffè: una dieta sana può contemplare fino a 4 tazze al giorno, e anzi a questa quantità è associato un minor rischio di morte, quantificabile fino al 64%.


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